Assemblea Scienze Politiche Martedì 25/01 h.16:30 Aula 4

DAL COLLEGATO LAVORO, AL REFERENDUM MIRAFIORI PASSANDO PER LE RIFORME DELL’UNIVERSITÀ: IL GRANDE RICATTO

– Interverranno un rappresentante della FIOM MILANO e un avvocato del lavoro.
Dal “collegato lavoro” allʼaccordo Marchionne.
Come i baroni escogitano e gli imprenditori attuano la distruzione dei diritti dei lavoratori, lʼaziendalizzazione dellʼistruzione e la cancellazione del nostro futuro.

MARTEDÌ 25 GENNAIO ORE 16.30 AULA 4 FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE
GIOVEDÌ 27 GENNAIO DALLE 19:00 A SCIENZE POLITICHE SERATA ORGANIZZATIVA PER LO SCIOPERO
VENERDÌ 28 GENNAIO ORE 9:00 DA SCIENZE POLITICHE APPUNTAMENTO PER RAGGIUNGERE IL CONCENTRAMENTO DEI LAVORATORI.

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A volte ritornano: spazio autorganizzato a scienze politiche

Aggiornamenti e prossimi appuntamenti (in evoluzione)

L’aula si trova in via Livorno 1 (parallela di via Conservatorio) al dipartimento di storia.

Mercoledì, a partire dalle 12 faremo un banchetto informativo al cortile della facoltà e una paninata a prezzi popolari (ma con ottima qualità) nello spazio liberato di via Livorno 1.

Giovedì alle ore 18 ci sarà un aperitivo.

il comunicato della giornata

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Rivendichiamo ciò che è nostro!
Oggi è stato occupato uno spazio a scienze politiche; invitiamo tutti a passare.
L’università è il luogo dove tutti giorni veniamo a studiare o seguire lezioni; ma è anche un luogo dove viviamo buona parte della nostra giornata.
Per questo motivo è necessario riappropriarsi di uno spazio all’interno della facoltà, al fine di destinarlo a tutte quelle attività alternative alla semplice “didattica”.
Questo perché governi e baroni, con le loro riforme e controriforme, hanno trasformato gli atenei in luoghi dove ogni studente si deve limitare ad assorbire nozioni preconfezionate, per poi ripeterle all’esame di turno. Al contrario, noi siamo convinti che l’università debba essere prima di tutto un’esperienza di accrescimento personale e collettivo, affinché la propria coscienza critica possa maturare e crescere liberamente – confrontandosi e socializzando con gli altri studenti.
Questo spazio, inoltre, vuole porsi come luogo di riferimento per mantenere alto il livello della mobilitazione, che dovrà continuare, soprattutto dopo l’approvazione del ddl Gelmini e dopo il ricatto imposto da Marchionne ai lavoratori FIAT, ai quali esprimiamo tutta la nostra solidarietà. Le politiche di ristrutturazione delle università, infatti, sono in diretta continuità con tutte le politiche di ristrutturazione del mercato del lavoro messi in atto in questi ultimi anni. Politiche propagandate senza ritegno all’interno della nostra facoltà.

In sostanza, in questo spazio vorremmo costruire una socialità diversa da quella che ci viene imposta dai ritmi universitari, in modo che gli studenti abbiano la possibilità di interagire al di fuori delle lezioni per discutere e relazionarsi in un modo diverso.

Assemblea Studenti Scienze Politiche
scienzepolitichemilano@inventati.org

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I bisogni degli studenti non si sgomberano

Continuiamo la mobilitazione contro la riforma Gelmini

Lunedì 6 dicembre ore 20.30
Assemblea pubblica
Centro Sociale Cox18, via Conchetta 18 (M2: Romolo, 350 m)

All’alba di sabato 4 dicembre sono stati sgomberati gli studenti che si erano riappropriati di spazi universitari in via Santa Sofia e alla facoltà di Scienze Politiche di Milano. Spazi occupati dalla necessità di proseguire la mobilitazione contro l’approvazione del DDL Gelmini e proprio per questa ragione avamposti di un’opposizione concreta a tutti i processi di smantellamento e mercificazione che stanno colpendo la scuola, l’università e il mondo del lavoro.

E poiché questi luoghi sono stati attraversati da centinaia di studenti e lavoratori che li hanno riempiti di una socialità contrapposta ai ritmi dell’università-azienda, il rettore Enrico Decleva ne ha affidato lo sgombero alla polizia. Tuttavia, non c’è da sorprendersi: evitare lo sviluppo delle lotte che potrebbero mettere in discussione l’asservimento dell’università ai voleri di Confindustria – il vero obiettivo di tutte le riforme universitarie degli ultimi vent’anni – pare essere il dogma delle compagini di ogni schieramento politico e del loro braccio armato baronale, sempre pronto ad accaparrarsi soldi pubblici coi quali foraggiare i propri interessi.

Il triumvirato composto da politici, baroni e polizia, ricorrendo alla solita scusa dell’‘ordine pubblico’ non ha esitato un solo istante a sgomberare gli studenti. In realtà, proprio i baroni sono il vero pericolo per l’ordine pubblico se è vero, come è vero, che gettano la scuola e l’università in pasto ad un mercato che produce inevitabilmente precarietà e insicurezza sociale.

Riteniamo, quindi, indispensabile dare continuità agli sforzi di coordinamento tra le varie facoltà e tra gli studenti ostinati e contrari alla riforma Gelmini, così come avvenuto all’interno degli spazi occupati e per questo prontamente sgomberati.
È necessario individuare obiettivi praticabili in maniera intelligente e precisa che possano realmente essere in grado di mettere il bastone tra le ruote al progetto di svendita della scuola e dell’università pubblica.

Infine, riteniamo fondamentale mettere da parte le divisioni tra le varie anime della mobilitazione, che potrebbero frenare lo sviluppo delle lotte. Il nostro obiettivo è che studenti e lavoratori decidano come proseguire la lotta, lavorando per lo sviluppo della loro autonomia.

Studenti sgomberati di Scienze Politiche e via Santa Sofia

“Fino a quando i motivi che ci hanno spinto a mobilitarci permangono,
ribellarsi sarà sempre giusto”

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5 buone ragioni per opporsi alla riforma Gelmini

1. Sostituzione delle borse di studio con i prestiti d’onore, sulla falsa riga del modello anglosassone, che indebiterà gli studenti sin dall’inizio della loro vita lavorativa.

2. Aumento delle tasse per coprire i buchi di bilancio, e acceso a pagamento per tutti quei servizi inerenti alla didattica fino ad oggi gratuiti (laboratori, servizi informatici, ecc.).

3. Ingresso dei privati nei consigli di amministrazione; si prevede un 40% di “membri esterni” che andranno a definire gli indirizzi e le priorità didattiche. Verranno così eliminati i corsi non direttamente profittevoli per le aziende.

4. Trasformazione dei contratti dei ricercatori da tempo indeterminato a tempo determinato. Si rafforza pertanto il potere ricattatorio dei baroni, protraendo per altri 8 anni la condizione precaria dei ricercatori che dovranno così continuare a cercare la “protezione” dei docenti più influenti.

5. Contrariamente da quanto millantato dalla sig.ra Gelmini, rafforzamento dei meccanismi di selezione baronali.

Tutti questi tagli avvengono mentre si spendono 15 miliardi di euro per armi, e centinaia di milioni per finanziare missioni d’occupazione militare all’estero. Missioni votate e finanziate da maggioranza e opposizione.
Nelle altre città d’Italia ed anche in altri paesi si scende per strada, bloccando le città e occupando gli atenei. Iniziamo a mobilitarci anche a Scienze Politiche.

Appuntamenti

(altri verranno aggiunti nelle prossime ore)

Lunedì 12:15 Assemblea di facoltà. Ritrovo davanti all’aula 11.

Martedì 8:30 Colazione in facoltà e alle 9:00 si va in corteo fino a Cairoli.

Assemblea Scienze Politiche
scienzepolitichemilano@inventati.org
spomilano.noblogs.org

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Presentazione opuscolo OLTRE L’ONDA Mercoledì 10 Novembre a Scienze Politiche Milano

Mercoledì 10 Novembre a Scienze Politiche, Via Conservatorio 7, in aula 26 ore 14:00.

Presentazione dell’opuscolo OLTRE L’ONDA, luci e ombre del movimento contro l’università-azienda del 2008-2009, a cura dell’Assemblea Studenti Scienze Politiche.

Di seguito uno stralcio dell’introduzione dell’opuscolo.

Questo lavoro si propone di ragionare criticamente sul movimento ‘Anti Gelmini-Tremonti’ e su come la nostra Assemblea ha agito e si è rapportata con gli altri soggetti attivi nella lotta. Concentrandoci su quanto avvenuto a Milano, il nostro obiettivo è quello di analizzare i colpi andati a segno e gli errori commessi, al fine di avere uno strumento che ci consenta di essere meglio preparati e più consapevoli sia quando torneremo a occupare le facoltà con i nostri contenuti, problematiche e proposte, sia quando scenderemo nuovamente nelle strade per opporci ai tentativi di ristrutturazione liberista che investono l’università e la società intera. […] Avete fra le mani un racconto collettivo narrato in prima persona, che riguarda direttamente noi e chi si è trovato a lottare accanto a noi e che si rivolge a tutti coloro che verranno dopo di noi.»

Assemblea Scienze Politiche
spomilano.noblogs.org
scienzepolitichemilano@inventati.org



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Riprendiamoci Spazi e Tempi contro l’università azienda!

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I diritti non si meritano, nè si elemosinano: SI CONQUISTANO!

L’ultimo tassello della trasformazione degli atenei nel parcogiochi delle aziende (sempre con i soldi pubblici ovviamente) è slittato.
E quanto più grande è il disordine sotto il cielo, numerose sono le stranezze che possono accadere. Come le improbabili alleanze a geometria variabile (ammucchiate) che si vengono a creare. Ci riferiamo ai vari interessi baronali e alle loro appendici studentesche. Essi hanno fatto la loro apparizione in varie salse (settimana scorsa ci han provato i mercenari della Gelmini, altrimenti noti come Azione Universitaria).
Questa settimana è il turno della variante ‘sinistra’ della longa manus baronale. Per non parlare del ritorno in grande stile e in pool position del consiglio di Facoltà di Scienze Politiche, che giovedì 21 si ‘aprirà’ agli studenti.
L’università è in una fase di emergenza ormai da tempi immemori. E’ quantomeno ironico che coloro che hanno governato questo declino (tenendo per sé i privilegi e scaricando i costi sugli studenti e lavoratori), si candidino ora a profeti della crisi per spiegarci cosa è andato storto.
Negli ultimi 20 anni governi di centrodx e centrosx si sono sempre preoccupati di soddisfare i diktat di Confindustria e gli interessi dei privati in materia di istruzione. Ci siamo trovati con i corsi di laurea 3+2, tasse aumentate, le strutture affollate e spesso datate.L’esigenza reale: subordinare tutti i cicli di studio ai bisogni del mercato di lavoro attraverso la formula “flessibilità formativa=precarietà lavorativa”. L’università è diventata sempre più costosa e offre sempre meno da punto di vista conoscitivo.
In tutto ciò i baroni hanno sempre un potere smisurato -quelli sì che sono fuori controllo: fungono da cinghia di trasmissione tra il mercato del lavoro e il mondo della formazione.
E le rappresentanze studentesche sono state complici del meccanismo di distruzione sistematica dell’università: in che modo? Fingendo il gioco delle parti in nome di un principio democratico che parla sempre più la lingua del leone nello stato di natura. Invece di lottare con chi si è posto il problema delle riforme in maniera diretta hanno sempre preferito fungere da ammortizzatori arrugginiti di un conflitto sociale che seppur lentamente, è destinato a travolgerli.
Per questa serie di ragioni riteniamo altamente ipocrita cercare risposte negli organi di governo accademico che hanno fin ora così diligentemente affossato il sistema universitario.
Le vere risposte risiedono nelle strategie di attacco e resistenza che i soggetti coinvolti (studenti così come i lavoratori) assumono.
La crisi dell’università è passata tra le mani di tutti quei soggetti istituzionali che hanno architettato, messo in pratica, e più o meno apertamente legittimato la distruzione del sistema universitario in quanto luogo di crescita critica e cognitiva. La soluzione della crisi non passa attraverso la parola dei nostri aguzzini, nè tantomeno quella dei loro scagnozzi.

Rilanciamo la costruzione autorganizzata degli stati generali dell’Università.

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Condividendo saperi fuori dalle logiche del mercato…

Non
sarà certo il copyright a fermarci!
No SIAE, Si condivisione.

All’interno
di un’università subordinata agli interessi delle aziende e dai costi e dai
ritmi sempre più escludenti, noi pensiamo che la possibilita di avere libri di testo gratuitamente possa
essere uno strumento collettivo sia per riappropriarsi del diritto allo studio, sia per stimolare una critica della proprietà
intellettuale, attraverso la diffusione di materiale controinformativo.

I diritti di
proprietà intellettuale
(che siano brevetti o copyright) sono da sempre – e
soprattutto oggi – grosse fonti di profitto per multinazionali e grandi gruppi
economici, che pur di tutelare i loro guadagni sono disposti a privatizzare le
idee, a impedire l’accesso alla ricerca e a certi tipi di contenuto, tagliando
fuori dalla cultura e dallo sviluppo la stragrande maggioranza delle persone.
Inoltre:

– impedire
l’accesso ai saperi, rendendolo possibile solo ad una ristretta minoranza,


reprimere i contenuti culturali dal carattere emancipatorio


proporre solo contenuti inoffensivi o di intrattenimento

sono da sempre i mezzi del capitale per garantirsi un
controllo massiccio sulle classi sociali subalterne.

L’ignoranza e la mancanza di un pensiero critico ci rendono succubi e sottomessi alle
logiche di profitto e di oppressione: per questo riappropriarsi della cultura, che
sia un disco, un libro, un film o altro, è un atto cosciente caratterizzato da
un preciso significato e peso politico.

Condividere
e cercare canali alternativi per la circolazione delle idee significa
combattere tale situazione, apportando benefici per tutti. Abbiamo scelto di
mettere in condivisione proprio i libri
di testo
perché i primi ad essere colpiti dall’attuale divieto di copiare i
libri (messo in atto da SIAE, governi e
multinazionali) sono la gran parte degli studenti che, già costretti a fare i
conti con affitti elevati, mancanza di strutture, carenza di servizi e borse di
studio, devono anche affrontare gli alti costi dei libri di testo.

Questo va
evidentemente a ledere il nostro diritto allo studio: le università dovrebbero
fornire libri di testo gratuiti o quanto meno strutture e biblioteche
attrezzate, invece di creare di fatto uno sbarramento per chi non ha la
possibilità di spendere migliaia di euro fra tasse e libri originali. Proprio
per reagire a tale situazione, senza stare ad aspettare nulla dall’alto,
invitiamo tutti/e a far circolare il più possibile i libri.

Approfittiamo
delle enormi possibilità offerteci da internet e dalle nuove tecnologie:
appropriamocene, liberando e liberandoci dai limiti imposti dal controllo
repressivo di tali mezzi da parte del capitale.

Facciamo
fronte comune davanti ad un problema che coinvolge tutt* noi!

Milano, Settembre 2009

Assemblea Studenti Scienze
Politiche – www.spomilano.noblogs.org

Libreremo -Spazio di condivisione
per la circolazione dei saperi e il diritto allo studio- www.libreremo.org



clicca qui per aprire la lista dei libri disponibili

clicca qui per istruzioni sulla procedura di download attraverso emule

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19-27-28 maggio, COX18: Oltre l’Onda: presentazione opuscolo e festa dj-set

manifesto iniziative opuscoloDi seguito una breve presentazione del libretto scritto e prodotto
dall’Assemblea di Scienze Politiche sull’esperienza del movimento ‘anti
Gelmini-Tremonti’.

«Questo lavoro si propone di ragionare criticamente sul
movimento ‘Anti Gelmini-Tremonti’ e su come la nostra Assemblea ha agito
e si è rapportata con gli altri soggetti attivi nella
lotta.Concentrandoci su quanto avvenuto a Milano, il nostro obiettivo è
quello di analizzare i colpi andati a segno e gli errori commessi, al
fine di avere uno strumento che ci consenta di essere meglio preparati e
più consapevoli sia quando torneremo a occupare le facoltà con i nostri
contenuti, problematiche e proposte, sia quando scenderemo nuovamente
nelle strade per opporci ai tentativi di ristrutturazione liberista che investono
l’università e la società intera. […] Avete fra le mani un racconto
collettivo narrato in prima persona, che riguarda direttamente noi e chi
si è trovato a lottare accanto a noi e che si rivolge a tutti coloro
che verranno dopo di noi.»

In allegato trovate l’introduzione che spiega le motivazioni che ci
hanno spinto a scrivere su quell’esperienza.


Per chiunque voglia delle copie, voglia di organizzare una
presentazione, o semplicemente voglia mandarci delle osservazione, può
farlo inviando una mail a: scienzepolitichemilano@inventati.org

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Vi invitiamo inoltre ai prossimi tre appuntamenti:

– Mercoledì 19 maggio dalle ore 10.00 a Scienze Politiche
banchetto informativo al cortile della facoltà con distribuzione
dell’opuscolo.

– Giovedì 27 maggio ore 21.00 presso il Centro sociale
Conchetta

assemblea di presentazione dell’opuscolo

– Venerdì 28 maggio: Rebel Vibes from Scienze Politiche
dalle 22.00 presso il Centro sociale Conchetta.

Speak Easy _dj Reggae-Rap-Funk
Beppe Rebel_Reggae-Rap militante
Acero Moretti_Rap militante
Fuck Oceri_Ska-rocksteady
Holly e Benji djset trash
@Cox18

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Contro Crumiri e servi del potere:Antifascismo e Resistenza

av-popNella settimana dal 25 aprile al 2 maggio Milano
sarà protagonista del teatrino inscenato da varie forze della destra neo-fascista (FN, Forza Nuova, Casa Pound, Blocco studentesco, Fiamma
Tricolore, Skinhouse, con il contributo di Pdl e Lega e il beneplacito
del PD) nel tentativo di ritagliarsi un giardinetto in cui giocare. Il
teatrino
si concluderà il 7 maggio con il corteo nazionale indetto a Roma dal
Blocco Studentesco. Questa settimana di movida neofascista non ci coglie
certo di sorpresa, il movimento contro i tagli e le riforme Gelmini, lo
scorso anno, ha avuto già modo di confrontarsi con questa realtà,
poiché laddove esplodono delle conflittualità il fascismo
riappare.

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