Condividendo saperi fuori dalle logiche del mercato…

Non
sarà certo il copyright a fermarci!
No SIAE, Si condivisione.

All’interno
di un’università subordinata agli interessi delle aziende e dai costi e dai
ritmi sempre più escludenti, noi pensiamo che la possibilita di avere libri di testo gratuitamente possa
essere uno strumento collettivo sia per riappropriarsi del diritto allo studio, sia per stimolare una critica della proprietà
intellettuale, attraverso la diffusione di materiale controinformativo.

I diritti di
proprietà intellettuale
(che siano brevetti o copyright) sono da sempre – e
soprattutto oggi – grosse fonti di profitto per multinazionali e grandi gruppi
economici, che pur di tutelare i loro guadagni sono disposti a privatizzare le
idee, a impedire l’accesso alla ricerca e a certi tipi di contenuto, tagliando
fuori dalla cultura e dallo sviluppo la stragrande maggioranza delle persone.
Inoltre:

– impedire
l’accesso ai saperi, rendendolo possibile solo ad una ristretta minoranza,


reprimere i contenuti culturali dal carattere emancipatorio


proporre solo contenuti inoffensivi o di intrattenimento

sono da sempre i mezzi del capitale per garantirsi un
controllo massiccio sulle classi sociali subalterne.

L’ignoranza e la mancanza di un pensiero critico ci rendono succubi e sottomessi alle
logiche di profitto e di oppressione: per questo riappropriarsi della cultura, che
sia un disco, un libro, un film o altro, è un atto cosciente caratterizzato da
un preciso significato e peso politico.

Condividere
e cercare canali alternativi per la circolazione delle idee significa
combattere tale situazione, apportando benefici per tutti. Abbiamo scelto di
mettere in condivisione proprio i libri
di testo
perché i primi ad essere colpiti dall’attuale divieto di copiare i
libri (messo in atto da SIAE, governi e
multinazionali) sono la gran parte degli studenti che, già costretti a fare i
conti con affitti elevati, mancanza di strutture, carenza di servizi e borse di
studio, devono anche affrontare gli alti costi dei libri di testo.

Questo va
evidentemente a ledere il nostro diritto allo studio: le università dovrebbero
fornire libri di testo gratuiti o quanto meno strutture e biblioteche
attrezzate, invece di creare di fatto uno sbarramento per chi non ha la
possibilità di spendere migliaia di euro fra tasse e libri originali. Proprio
per reagire a tale situazione, senza stare ad aspettare nulla dall’alto,
invitiamo tutti/e a far circolare il più possibile i libri.

Approfittiamo
delle enormi possibilità offerteci da internet e dalle nuove tecnologie:
appropriamocene, liberando e liberandoci dai limiti imposti dal controllo
repressivo di tali mezzi da parte del capitale.

Facciamo
fronte comune davanti ad un problema che coinvolge tutt* noi!

Milano, Settembre 2009

Assemblea Studenti Scienze
Politiche – www.spomilano.noblogs.org

Libreremo -Spazio di condivisione
per la circolazione dei saperi e il diritto allo studio- www.libreremo.org



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