Corteo della Lega “stop all’invasione”. A tutti gli immigrati SOLIDARIETA’!

Nell’attuale periodo di crisi che colpisce tutti noi, con difficoltà economiche che rendono una sfida per molte famiglie l’”arrivare a fine mese”, la Lega Nord riscopre il suo odio per l’immigrazione e lo scatena in una manifestazione nazionale a milano prevista per il 18 ottobre.

L’immigrazione è da sempre una fonte di profitto per l’industria dei paesi dell’”occidente economico”. Immigrazione significa una grande massa di potenziali lavoratori senza qualifiche che, a causa delle loro condizioni di vita, saranno pronti ad accettare qualsiasi impiego a qualsiasi retribuzione. Anche la grande maggioranza di loro, che non verrà assunta, servirà come effettiva minaccia per i lavoratori, che si vedranno costretti ad accettare riduzioni di salario e peggioramento delle condizioni pena il venir rimpiazzati da qualcuno più docile e “flessibile”.
Le leggi sul lavoro portate avanti tanto dalla destra quanto dalla sinistra, razziste nel vero senso della parola, tengono i lavoratori immigrati in una costante situazione di inferiorità e ricattabilità, che li spingerà ad essere proni a qualsiasi richiesta dei loro padroni. Ma il peso di queste politiche razziste ricadono su tutti noi: infatti il lavoro, essendo trattato come una merce in questo sistema economico, risponde a leggi di mercato, quindi a fronte di una rinnovata competitività tra lavoratori il prezzo tenderà a slittare verso il basso, ovvero se un lavoratore straniero per non perdere il permesso di soggiorno dovrà accettare la paga di 3 euro all’ora, tutti i lavoratori subiranno una pressione in questo senso sui propri salari che, come stiamo sperimentando sulla nostra pelle tenderanno ad uniformarsi a questo nuovo prezzo.

In questo panorama si inserisce il razzismo xenofobo propagandato dalla lega. Dei lavoratori che si odiano l’un l’altro per il colore della propria pelle sono la gioia del padrone, che potrà impunemente sfruttarli tutti quanti e tenerli in scacco.
Non a caso gli elettori maggiormente coccolati dal partito “secessionista” sono quella classe di medio-imprenditori che tutto ha da guadagnare dal fatto che ci siano sì molti immigrati, ma che essi siano costantemente discriminati e disprezzati, e che pertanto accettino di subire ogni tipo di angheria pur di portare a casa qualche soldo.

Per lo stesso motivo il razzismo, è “di classe”. Vittima della discriminazione razziale sarà sempre l’immigrato povero e privo di mezzi, ma le vittime finali di queste politiche sono i lavoratori tutti autoctoni o immigrati che siano.

A tutto ciò è necessario rispondere uniti laddove ci vorrebbero divisi dalle nostre diverse origini e culture. Le varie lotte di rivendicazione di diritti che appartengono a tutti, dalle lotte per il diritto alla casa agli scioperi del settore della logistica, hanno avuto come principali partecipanti proprio le famiglie e i lavoratori immigrati. Proprio per questo il razzismo è quanto mai necessario a quanti ci sfruttano e mangiano sulle nostre spalle. Guai se tali lotte ricevessero ampio sostegno, molto meglio che gli immigrati siano visti come un problema, una piaga da estirpare.

Sostenere le lotte degli immigrati significa quindi lottare per migliorare anche le NOSTRE condizioni di vita.

Per questi motivi, come studenti e lavoratori, saremo in piazza il 18 ottobre per opporci alla manifestazione leghista, legittimazione ideologica del razzismo istituzionale.

SE CI SONO TANTI DISOCCUPATI, LA COLPA è DEI PADRONI E NON DEGLI IMMIGRATI!

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