Nessun* Operai* Senza Salario. Lavoro e dignità per chi pulisce l’università.

Da alcuni mesi i lavoratori che puliscono l’università, appaltati presso una cooperativa, riscontrano irregolarità nel ricevere i loro stipendi. Infatti c’è chi ha ricevuto assegni scoperti al posto del salario, chi non ha proprio ricevuto la tredicesima e chi ne ha ricevuto soltanto una parte. Questa situazione si è creata dalla fuga precipitosa della cooperativa che gestiva l’appalto. Se questo non fosse sufficiente la nuova cooperativa -Pulitecnica- che è subentrata, ha ridotto il monte ore annuo con gravi conseguenze sulle ore lavorate, sugli stipendi e sulle pulizie dell’ateneo. Fra i 42 lavoratori c’è chi lamenta una riduzione del salario fino al 60%. Si cerca in questo modo, di costringere alle dimissioni molti lavoratori e rimpiazzarli con altri disposti ad accettare contratti con meno ore e quindi meno contributi.
Quanto sta succedendo è il frutto avvelenato delle riforme che hanno colpito il mondo della formazione negli ultimi anni. La riforma Gelmini prevedeva “razionalizzazioni” e tagli agli “sprechi”. Così l’amministrazione riduce il personale e non finanzia a sufficienza tutti i servizi essenziali collegati all’ateneo, che vanno dal diritto allo studio -riduzione delle borse e degli alloggi universitari- fino all’appalto di pulizia delle aule e degli spazi in generale. Eppure le rette universitarie aumentano sempre…
Migliaia di studenti e lavoratori dell’università si erano opposti a questa deriva che chiede sacrifici -sempre e solo- ai più deboli, qui come in altri settori della società. Per questa ragione, per opporsi al peggioramento dei servizi offerti dall’ateneo e per essere solidali con i lavoratori delle pulizie bisogna formare un comitato di sostegno al quale partecipino tutti coloro che si riconoscono nelle ragioni di questa lotta.
Le richieste che il comitato fa all’amministrazione, al rettore e i dirigenti responsabili, sono:

1)pagamento dei salari in arretrato dall’università facendo riferimento al decreto ministeriale 207/2010 che prevede la possibilità da parte dell’appaltatore di pagare direttamente i lavoratori.

2)ripristino del monte ore precedente senza ricorso agli straordinari da parte della cooperativa. Con quelle ore era appena garantito un servizio di pulizie decente grazie allo sforzo degli operai, cosa che ora non basterebbe più.

3)gare d’appalto che puntino alla dignità salariale e lavorativa dei dipendenti e non al massimo risparmio. I meccanismi di ricatto tramite l’impiego degli straordinari, le minacce di essere sostituiti qualora non si accettassero le condizioni peggiorative ed episodi di violenza fisica verso i lavoratori da parte dei capi non devono più accadere.

SCIOPERO CON PRESIDIO ALL’INGRESSO DELL’UNIVERSITÀ DALLE 9 alle 11
PRANZO SOLIDALE DALLE 12 FINO ALLE 14.

Sarà un momento di socialità e informazione su questo problema del nostro ateneo.

Questa voce è stata pubblicata in Forza...Lavoro. Contrassegna il permalink.