MERITO IN TEORIA E TAGLI IN PRATICA?

“Riforma Profumo dell’istruzione: merito al merito. La riforma della scuola apre un nuovo capitolo sulla meritocrazia che stavolta trova respiro con lo studente dell’anno.” Corriere dell’Università

“Addio alle borse di studio, tagliato il 90% dei fondi. Oltre 180mila studenti hanno diritto all’assegno, ma sette su dieci non lo riceveranno.” La Repubblica

SCUOLA: CORTEO STUDENTI A ROMA, SIAMO 20 MILA

“Si ferma il programma Erasmus. L’Unione Europea ha finito i soldi” La Repubblica“Istruzione: la situazione non migliora analizzando prezzi e condizioni delle mense universitarie” Il Fatto Quotidiano

Questo è ciò che emerge, da una veloce ricerca online, su quello che ogni giorno viviamo tra le quattro mura dell’università. Da una parte ciò che sentiamo sulla nostra pelle: i costi della vita universitaria, la scarsità e la difficoltà di assegnazione delle borse di studio, il progetto Erasmus che vacilla e che molto probabilmente si appresta a chiudere i battenti.

Dall’altra la soluzione che ci viene proposta: ristrutturazione dell’intero sistema formativo accompagnato da una sempre maggiore attenzione al concetto di meritocrazia come criterio di valutazione.

Quello che salta subito all’occhio è l’innegabile connubio tra tagli e meritocrazia. Com’è possibile, viene da chiedersi, che un’opera di indebolimento dei mezzi e delle strutture a nostra disposizione quali sono i tagli, vada a braccetto con il concetto di merito?

Se il merito è infatti inteso come strumento che, di fronte agli stessi mezzi e alle stesse possibilità di partenza premia chi eccelle, come può questo concetto essere applicato a un sistema universitario che diventa sempre più disuguale e che sempre meno permette agli studenti con minori possibilità economiche di partecipare a questo processo di selezione spietata?

E’ questa una contraddizione che ci spinge a confrontarci tra noi su ciò che realmente viviamo giorno per giorno, per vedere nel concreto in cosa si materializzino tagli e meritocrazia e capire che posto occupiamo in questo ingranaggio che sempre più sta dando segni di crisi.

Sono questi alcuni dei motivi che ci spingono a voler aprire una discussione sul cosiddetto “diritto allo studio”. Da affrontare insieme, in quanto insieme lo viviamo. Perché la privazione più forte è quella che non sappiamo di subire.

 GIOVEDI’ 31 GENNAIO

ORE 13 PANINATA IN CORTILE… UN PANINO AL GELO!

ORE 14.30 (AULA 4) PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO SUL DIRITTO ALLO STUDIO DELL’ASSEMBLEA SCIENZE POLITICHE

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