(testimonianza di un presente)
Giovedì 19 febbraio, in seguito ad una manifestazione di circa 30 000 persone contro la riforma dell’insegnamento superiore, la Sorbona è stata occupata da più di 250 persone. Una quarantina di studenti già all’interno hanno aperto le porte ai manifestanti che sono arrivati. La polizia, con l’aiuto dei vigili, ha rapidamente aggirato la Sorbona e bloccato tutte le entrate, le comunicazioni e i rifornimenti. Gli studenti, i lavoratori e gli insegnanti all’interno hanno scritto rapidamente un comunicato, esprimendo la loro solidarietà con i movimenti di rivolta in Guadalupa, in Martinica e in Grecia e spiegando la necessità di modificare i mezzi d’azione, quelli all’altezza della persistenza delle politiche neoliberiste del governo. L’appello è stato letto alla stampa attraverso un portico su sorveglianza della polizia mentre contemporaneamente numerose persone fuori esprimevano la loro solidarietà e desideravano entrare. L’insieme delle persone presenti era cosciente della dimensione internazionale della loro collera, dimostrata sia dalla presa di un simbolo come la Sorbona sia dalla volontà d’occupare un luogo che potesse servire come spazio per riunioni, incontri e socializzazione. Un luogo dove poter studiare delle politiche nuove e combattere quelle imposte da altri. Gli occupanti hanno potuto cantare, discutere, e litigare per ottenere dell’acqua e installarsi nella Sorbona fino al momento in cui le forze dell’ordine sono intervenute verso l’una di notte per evacuare tutti. Non c’è stata alcuna violenza, controllo o arresto : le forze dell’ordine hanno avuto paura di esagerare. L’appello lanciato ha suscitato l’entusiasmo di tutti e la speranza che queste parole d’ordine, di solito soppresse nelle Assemblee Generali soprattutto da certi sindacati e da certi professori, provochino lo slancio sperato da tutti. Rioccuperemo presto, già 9 università sono bloccate in Francia.
Appello della Sorbona Occupata (19/2/2009)
Se noi occupiamo la Sorbona oggi 19 febbraio 2009 è perché domandiamo l’abrogazione dell’insieme delle riforme che vanno a riorganizzare la cassa dell’insegnamento. Noi ci opponiamo alla mercificazione di tutti i settori della società e esprimiamo la nostra solidarietà allo sciopero generale e a tutte le lotte attuali. Appelliamo l’insieme della popolazione, gli studenti, i sans-papiers, i pensionati, i disoccupati, i liceali a organizzarsi prendendo parte alle lotte. Dobbiamo occupare i luoghi del potere e bloccare gli assi portanti della mercificazione. E’ necessario oggi unire le lotte e seguire l’esempio della Grecia e della Guadalupa. Questa è la sola maniera d’agire che possa costringere i governi a ritirare i loro progetti.
Gli occupanti della Sorbona, venerdì 20 febbraio 2009, attraverso un anonimo. (Movimento liceale/universitario)