All’interno di questa mobilitazione, che dura ormai da settimane, continuiamo a riprenderci spazi in città, dove poter diffondere e condividere saperi critici. Di giorno in giorno si alternano le lezioni all’aperto, i cortei spontanei fatti da studenti e lavoratori che bloccano le arterie della metropoli, i picchetti davanti ai cancelli e le assemblee nelle facoltà. Assieme a ricercatori, assegnisti e docenti ci organizziamo per costruire, da protagonisti, un’università libera e critica dove discutiamo della realtà che ci circonda e riflettiamo apertamente sul nostro futuro. Usciamo dalle facoltà e riprendiamoci le strade e le piazze, per dire che se l’università è in crisi la colpa è di chi la gestisce. Infatti gli “sprechi” non sono determinati dall’eccesso dei fondi, ma dal fatto che questi sono gestiti da lobby di baroni. Vogliamo dimostrare che coloro che nelle piazze si mobilitano per rivendicare un’istruzione pubblica non sono certo “fannulloni”, ma dell’università sono la parte sana. Oggi, Venerdì 7-11 sarà un’altra giornata dove metteremo in pratica tutte queste modalità di lotta per ribadire la nostra opposizione ai tagli alla scuola, all’università, e allo stato sociale. Partiremo dalle tutte le facoltà di Milano (Festa del Perdono, da Scienze Politiche, Città Studi, Politecnico)per essere in piazza Duomo alle 12, quando cominceranno le lezioni.
LEZIONI IN PIAZZA DUOMO VENERDI’ 7 NOVEMBRE
(GALLERIA IN CASO DI PIOGGIA):
12.00 – 13.00 Relatore Terreni (Dottorando in Lettere)
Argomento della lezione–>La ricerca infinita del partigiano Milton
12.00 – 13.00 Aglae Pizzone Assegnista (Scienze dell’Antichità)
Argomento della lezione–>Forme di dissenso politico e malcontento sociale nella tarda antichità
12.00 – 13.00 Loris Caruso Ricercatore precario
Argomento della lezione–>I movimenti sociali e i movimenti studenteschi
13.00 – 14.00 Adam Arvidsson Professore Associato (Scienze Politiche)
Argomento della lezione–>L’economia del sapere
13.00 – 14.00 Marco Gallarino Dottore (Filosofia)
Argomento della lezione–>La natura politica del sapere nella ‘Monarchia’ di Dante Alighieri