E’ GIUSTO DIRE ANTIFASCIMO E’ ANTICAPITALISMO
Qualche giorno fa sono apparse delle scritte e dei manifesti sui muri intorno alla nostra facoltà, che recitavano “GRUPPO ALPHA…all’università si combatte”. Inoltre, girando per cortile e corridoi, sono spuntati anche alcuni adesivi di questo “gruppo alpha”, sempre assieme a quelli di una nota associazione dell’estrema destra milanese, “Lealtà e Azione”. Ma chi sono gli autori di tutto ciò?
Facendo una rapida ricerca sul web, si trovano articoli e diversi riferimenti che legano direttamente questi due gruppi. Mentre i componenti del “Gruppo Alpha” si mascherano dietro la faccia pulita di studenti modello che richiedono più servizi dall’università (ma anche maggiori legami con le imprese!), i militanti di “Lealtà e Azione” sono ben altra cosa. I membri di questa associazione fascista, infatti, sono gli stessi autori dell’accoltellamento di un giovane lo scorso 2 Dicembre, vicino alla stazione centrale. Ma non solo. Negli ultimi anni, diverse sono state, infatti, le aggressioni a immigrati, omosessuali o a militanti di collettivi o partiti della sinistra, e in generale contro tutti coloro che non si omologano alla loro visione razzista e xenofoba della società. Nel tempo, purtroppo, diverse di queste aggressioni sono terminate con brutali omicidi. Ricordiamo, infatti, Renato Biagetti, ucciso a Ostia dopo un concerto, Nicola Tommasoli, aggredito e ucciso a Verona per strada, piuttosto che Abba Abdoul Guibre ucciso perché aveva rubato dei biscotti in un bar, senza dimenticare la strage eseguita da Casseri in Piazza Dalmazia a Firenze e la notte nera di milano, l’accoltellamento di Davide “Dax” Cesare, di cui qualche settimana fa ricorreva il 10° anniversario della morte e che per l’occasione ha visto scendere in piazza, a Milano, un corteo antifascista di oltre 10000 persone.
Questi personaggi, non soltanto fanno uso di pratiche squadriste, razziste e sessiste, ma, dietro la facciata dei diligenti studenti – come dicevamo – hanno un’idea ben precisa di come vorrebbero l’università: sempre più assoggettata agli interessi delle imprese e dei privati, senza non si sa quale beneficio per noi studenti. Se durante il movimento dell’Onda del 2008 difendevano la Riforma Gelmini che aziendalizzava il mondo del sapere, adesso, dopo che governi, banche e confindustria hanno realmente trasformato l’università in un’azienda, i fascisti chiedono che questa sia sempre più funzionale alle esigenze della produzione, razionalizzando tutti gli aspetti della vita degli studenti in modo che questi siano sempre più subordinati alle logiche del profitto che dominano il mondo dell’istruzione.
Se le parole d’ordine del corteo per i 10 anni dalla morte di Dax erano “antifascismo è anticapitalismo e anticapitalismo è antifascismo” – nel quale noi pensiamo sia giusto riconoscersi – riteniamo che qualsiasi tentativo di inserimento di pratiche fasciste nella vita di tutti i giorni di noi studenti sia da bloccare con ogni mezzo.
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