Con Comunione e liberazione non si scherza, visto quanto è successo
in questi giorni. I fatti: circa due mesi fa 5 studenti di lettere e
filosofia si sono recati presso la libreria CUSL in via festa del
Perdono dove hanno fatto qualche centinaio di fotocopie gratuitamente.
Mentre stavano per andare via sono stati bloccati da alcuni ciellini,
dipendenti della Cusl, i quali pretendevano che queste fotocopie
venissero pagate. Ne è nato qualche spintonamento in seguito al quale
gli studenti sono andati via. A distanza di 2 mesi sono stati arrestati
e ora si trovano a San Vittore e agli arresti domiciliari con le accuse
di “rapina aggravata” e “lesioni gravi”. Fin qui cosa c’è di strano? I
debiti si pagano direbbe qualcuno. Bene, vediamo chi deve qualcosa e a
chi.
Le librerie CUSL sono la vetrina pubblica di Comunione e
Liberazione, setta a metà strada fra affari e integralismo cattolico.
Un intreccio di interessi che parte dall’università, passa attraverso
la lottizzazione di cariche politiche delle amministrazioni
comunali-regionali (uno fra tanti Roberto Formigoni) e arriva alla
Compagnia delle Opere, un vero e proprio impero economico con un giro
d’affari che arriva a 70 miliardi di euro. Questi “caritatevoli
cristiani” hanno diverse librerie, spazi adibiti a cooperative di
“assistenza” (e propaganda) ai disabili e tramite il loro vettore
politico, Obiettivo Studenti, si fanno finanziare per eventi di dubbia
utilità o addirittura inesistenti come le riviste per le quali
l’università sborsa migliaia di euro annualmente. Questi loschi figuri
si presentano ovunque c’è un appalto di servizi che l’università
gestiva in precedenza o che di cui non vuole farsi più carico, come la
mensa o il bar della facoltà. Il meccanismo di “amicizia” mutuato da
C.L. e comunemente detto “favori reciproci” (altrove forse si
chiamerebbe collusione mafiosa) garantisce loro sempre una corsia
preferenziale nell’azienda-università.
Per gli studenti “normali” l’università è fatta d’innalzamento delle
tasse, caro libri (in vendita dalla CUSL), taglio dei servizi,
strapotere baronale (spesso affiliato a gruppi come CL), carenza di
spazi di socialità, esami a raffica e altro ancora. Per questa cricca
variamente denominata -C.L., CUSL, Obiettivo Studenti- l’università non
è che un’altra occasione per fare affari. Soprattutto gli ultimi
disegni del governo in tema di riforma: la regione Lombardia ha firmato
il 7/9/2009 un accordo con il Ministero dell’istruzione che prevede lo
stanziamento di 15 milioni di euro a 12 università della Lombardia per
la realizzazione di “interventi finalizzati all’integrazione e al
potenziamento dei servizi di istruzione”. Secondo voi la regione chi
agevolerà in questo stanziamento?
Se qualche gruppo di studenti particolarmente attivo durante il
movimento dello scorso anno, li individua come causa di ingiustizie e
decide di sfidarli con un piccolo gesto concreto, arrivano giudici e
polizia a tutelare l’ ordine. Così come i lavoratori devono rassegnarsi
ad essere licenziati sull’altare del capitale, così lo studente deve
subire silenziosamente le pressioni delle lobby attive
nell’università-azienda. Ma questa volta hanno fatto male i conti. In
debito con gli studenti sono i “signori” della CUSL.
Vogliamo il ritiro delle denuncie e la liberazione immediata dei nostri 5 compagni.
Boicottare le librerie CUSL presenti in ogni facoltà.
CUSL E CL: MAFIA@UNIMI.IT I VERI LADRI SIETE VOI
Assemblea Studenti Scienze Politiche