Il 17, 18 e 19 maggio si svolgerà a
Torino il G8 dell’università: rettori e presidi degli atenei di molti
stati del mondo si troveranno per discutere di sostenibilità e
sviluppo. L’incontro, che precederà di qualche mese il G8 dei capi di
stato, si propone di produrre soluzioni “realistiche” e “praticabili”
ai problemi del pianeta, da presentare poi al Summit dell’Aquila.
Presupposto fondamentale a tutto questo sarà il carattere “neutrale ed
oggettivo” della scienza e dei saperi prodotti tra le mura delle nostre
facoltà, che permetterebbe all’incontro di produrre soluzioni “concrete
ed efficaci”.
Due considerazioni:
– Innanzitutto ciò che sta a cuore
a presidi e rettori (così come alla CRUI) certo non è il futuro del
pianeta. I vertici e gli incontri che a livello europeo si sono svolti
in questi anni, tra coloro che dirigono le università, sono serviti a
modellare le facoltà in direzione del mercato, a demolire gli spazi di
crescita culturale degli studenti, a favorire l’ingresso delle aziende
negli atenei. Convenzione e consiglio di Lisbona (1997 e 2000),
convegno di Bologna (1999), sono esempi della convergenza esistente tra
le riforme universitarie e l’esigenza delle imprese di massimizzare i
profitti. In barba a ecologismo e sostenibilità …
– Durante le mobilitazioni di questo
autunno, partite dai tagli del decreto 133, abbiamo ampiamente
dimostrato l’assoluta dipendenza dei saperi rispetto alle esigenze del
mercato. I meccanismi di funzionamento delle varie baronie
universitarie ci dimostrano proprio questo: si studia ciò che è
funzionale al profitto (e non ciò che serve all’”umanità” …) proprio
come in una fabbrica, o in un call center, si produce ciò che fa
profitto. I nostri cari baroni sono proprio al centro di questo
meccanismo, che collega lavoro e formazione, nel quale lo studente
viene adeguatamente “preparato” ai lavori precari e sottopagati che lo
aspettano.
Le disposizioni contenute nella 133, e
nella finanziaria, stanno producendo i loro effetti sia nel mondo del
lavoro, sia nelle università. Lavoratori del pubblico e del privato già
stanno sperimentando l’ulteriore precarizzazione introdotta da queste
norme. Dal prossimo anno gli effetti pratici dei tagli si faranno
sentire pure nei nostri atenei.
L’Onda di questo autunno è stata la teoria, ora ci aspetta la pratica.
Lunedì 11-05 h.12:30 Aula 13
Testimonianze dal contro-summit
europeo degli universitari conclusasi il 30 Aprile a Louvain in Belgio.
Assemblea –dibattito con Giulio Palermo, ricercatore presso
l’università di Brescia. Contributi da studenti universitari di Torino.
Mercoledì 13-05 dalle h.18
Aperitivo in facoltà e Dj Set con
Xtreme Entertaintment ft. Gamba the Lenk, Beppe Rebel e Junior Sprea.
Ultime news da Torino con intervento degli studenti torinesi.
scienzepolitichemilano@inventati.org