Le motivazioni politiche ed economiche dietro l’attacco israeliano a Gaza
Il 27 Dicembre è iniziato l’attacco alla Striscia di Gaza: all’iniziale attacco aereo è seguita l’invasione terrestre. In questo lasso di tempo abbiamo assistito alla completa mancanza di volontà da parte di USA, U.E. e O.N.U. di aprire una strada di vera discussione con le forze politiche Palestinesi democraticamente elette. La scelta non è casuale.
Dietro al diritto di difesa israeliana vi è, infatti, la volontà di militarizzare l’area mediorientale attraverso l’invio delle "forze di pace" da parte dell’U.E.
In tempi di grave crisi del sistema capitalistico, una "breve" guerra si presta come un’ottima occasione per quei paesi alla ricerca disperata di nuovi mercati e manodopera a basso costo fornita dai milioni di immigrati. L’invio di truppe di pace, a massacro consumato, più che a stabilire una pace giusta, serve quindi a perpetuare lo status quo della parte dominante.
Facoltà di Scienze Politiche, Via Conservatorio 7 (MI)
Aula 26 Martedì 27 Gennaio, Ore 12.30
Assemblea Studenti Scienze Politiche